Il primo passo da fare, appena si riceve in eredità un immobile, è quello di presentare, entro un anno dal decesso, la Dichiarazione di successione, che ha lo scopo di notificare il trasferimento del bene agli eredi.

La dichiarazione di successione è un elenco che contiene tutti i beni del defunto e determina l’ammontare delle tasse sull’eredità. A partire dal 01 gennaio 2018 la dichiarazione di successione viene fatta telematicamente attraverso il sito dell’agenzia delle entrate.

E’ importante precisare che nessun immobile ricevuto in eredità può essere venduto se non sono state pagate prima le imposte.

La tassa di successione varia a seconda del grado di parentela (4%, 6% o 8%), ma oltre a questa, chi riceve l’immobile in eredità dovrà pagare le imposte ipotecaria e catastale (sul valore catastale dell’immobile), oltre a imposta di bollo e tributi speciali. Nel caso in cui l’erede rientri nei requisiti può usufruire delle agevolazioni prima casa.

I passi successivi, per poter vendere l’immobile ereditato, sono i seguenti:

  • accettazione dell’eredità,
  • trascrizione dell’accettazione di eredità,

Accettazione dell’eredita

Atto con il quale gli eredi accettano effettivamente i beni ricevuti in successione. Può avere due forme : accettazione espressa (l’erede dichiara esplicitamente di voler accettare l’immobile in oggetto presentando una dichiarazione formale) o Accettazione tacita (quando l’erede non predispone un atto formale, ma manifesta la sua volontà di accettare il bene).

Trascrizione di accettazione dell’eredità

La trascrizione può avvenire contestualmente al rogito, ma è fondamentale e obbligatoria per la conclusione della compravendita.